Banksy utilizza l’arte per finanziare scialuppe per salvare i rifugiati bloccati in mare. Il Louise Michel è un’ex barca della marina francese acquistata da Banksy e personalizzata per eseguire ricerche e soccorsi.
Con una lunghezza di 30 metri e una capacità di oltre 28 nodi, è capitanata da Pia Klemp e guidata da un team di professionisti del soccorso provenienti da tutta Europa.
In una nota a Pia lo scorso settembre, Banksy ha scritto:
“Ciao Pia, ho letto della tua storia sui giornali. Sembri un tosto. Sono un artista del Regno Unito e ho fatto dei lavori sulla crisi dei migranti. Ovviamente non posso tenere i soldi. Potresti usarlo per acquistare una nuova barca o qualcosa del genere? Per favore mi faccia sapere. Molto bene. Banksy. “
La nave prende il nome dall’anarchica femminista francese Louise Michel . Finora nel 2020 si sa che più di 500 rifugiati e migranti sono morti nel Mar Mediterraneo e si stima che il numero reale sia considerevolmente più alto. Più di 19.500 migranti sono sopravvissuti quest’anno alla traversata del Mediterraneo lungo la rotta marittima centrale e hanno raggiunto l’Italia o Malta.
Banksy utilizza l’arte per finanziare scialuppe per salvare i rifugiati bloccati in mare
“Il compito non è tanto di vedere ciò che nessun altro ha ancora visto; ma pensare ciò che nessun altro ha ancora pensato, riguardo a quello che chiunque vede.” SCHRODINGER
I flussi migratori nel Mediterraneo danno vita a un giro d’affari illecito di centinaia di milioni di euro l’anno. Il prezzo dei viaggi varia da frontiera a frontiera, aggirandosi tra i 500 e i 2.000 dollari. Il pagamento è effettuato usualmente in dollari o in euro, non rimborsabili nel caso la traversata non si compia.
Sebbene esistano viaggi auto organizzati dagli stessi migranti, la maggior parte delle partenze è controllata da alcune organizzazioni, ognuna delle quali si occupa del passaggio di una frontiera.
Alla base del sistema si trovano i cosiddetti recruteurs (reclutatori o connection man), usualmente connazionali dei migranti residenti nelle loro zone di origine del clandestino, che si occupano di vendere i contatti, ad esempio in Libia o in Marocco, della rete di persone che lo ospiterà e lo trasborderà al luogo di imbarco.


Il viaggio vero e proprio viene organizzato dai passeur, traducibile con “trafficante”, più spesso originari del luogo da cui parte la traversata del mare. Molte persone di alto livello di istruzione riescono comunque a raggiungere i paesi di partenza da sole, facendosi dare contatti dei passeurs dai propri parenti che sono già arrivati in Europa.
Una volta pagati in contanti, i passeurs portano i candidati alla traversata al punto di partenza. Lì alloggiano per qualche giorno prima di imbarcarsi. Una volta approntata la nave comprata al ribasso o rubata, ed eventualmente corrotta la polizia, i passeggeri vengono portati nella notte in riva al mare. Sconti particolari vengono fatti a chi si offre volontario per la guida delle imbarcazioni, spesso affidate per questo a capitani senza alcuna esperienza di mare, con conseguente aumento delle vittime.
Bansky